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Para ser feliz con los demás es necesario no pedirles aquello que no puedan darnos.

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Devo dire che questa è una delle migliori frasi che ho trovato ultimamente. Quante volte qui ho parlato della varietà di Madrid, per i suoi luoghi, per i gusti, per i locali, le attività. Ma prima di tutto come ogni città Madrid è fatta di gente, tanta gente, gente che si riversa nelle strade ogni qualvolta un evento invade la città, ogni domenica per La Latina, ogni "terracita", ossia tutti i bar con i tavoli all'aperto, pieni di gente a ogni ora dei pomeriggi soleggiati di questa calda primavera. Ormai si sa, non si privano di nulla i madrileni. Ma proprio perché in una fauna tanto grande e  differenziata, in una città tanto cosmopolita, con un viavai di gente che arriva va e torna perché se ne innamora, è ancora più difficile e richiede un occhio speciale differenziare quelli che in questo via  vai restano e quelli che no. Certo che è così in ogni ambiente, di lavoro e amicizie, e ci sono dei pattern comuni sempre. Le donne ad esempio, in eterna competizione in gelosie

Verso i 30

L'età.  E' qualcosa di molto soggettvo nel senso di personale quello che vorrei condividere questa volta. Il bisogno umano di generalizzare, probabilmente rispecchia quella necessità di trovare normalità e generalizzare la situazione propria di ognuno. Quante volte abbiamo detto "è normale, a tutti succede", per sentirci un po' meglio. O viceversa, perdere come mal esempio quella mediocrità comune ed consapevolmente differenti perché convinti si non volere quello che vediamo in quella generalizzazione. Ma cosa cambia, quando arriva quell'età in cui iniziamo a fare bilanci di vita, siam contenti dei nostri obiettivi, ma sentiamo quel vuoto enorme, che ci semrba che i nostri vicini hanno riempito? Nemmeno la scrittura è più la stessa, un po' come le più famose crisi d'identità degli scrittori nella loro eterna revisione, iniziano una pagina in bianco e facendo un cartoccio che poi finisce nel famoso cestino della stanza di lavoro, (o tutto intorno). Co

Appartamento non convenzionale

Per le strade di Madrid con una regolarità assai piacevole tutti i giorni percorro la mia via verso il lavoro Visualizzazione ingrandita della mappa e una mattina come tante preparo borsa a tracolla, sacchetto con cioccolatini italiani, musica nelle orecchie per pensare. Da ormai un mese passo a fianco ad una comunità nigeriana, al parrucchiere con gli occhiali da vista colorati, al signore che fa uscire i churros con la loro forma caratteristica dall'impastatrice e si mostra attraverso il vetro del suo bar. Un ragazzo con l'Ipod che vedo ogni mattina, il sole - mi sto abituando a un tempo troppo bello - e il mio passo scattante che non mi fa sentire alcun freddo. E' lunedì e ripenso al giovedì notte di salsa, e al sabato notte, alle luci del Joy che rischiarano la chiusura delle 6 del mattino, il dolore ai piedi, la metro. Osservo nei bar le persone che fanno colazione e oltre a chiedermi perchè in italiano non esista la parola "colazionare" che sa

Ci sono persone.

Ci sono persone che si struggono e tu non lo sai. Ci sono bugie, alcune buone, ma sono sempre bugie e il resto è una scusa. C'è un ragazzo a casa che pensa solo a lei, ma lei è fuori con il pensiero. C'è una ragazza che non era felice, ma è riuscita a costruirsi la sua felicità. Aveva tutto, aveva tutti, non sapeva più se sentirsi insicura o se alzarsi su un piedistallo con fierezza. Ci sono amiche e serate, a dormire tutte insieme. Ci sono amiche che capiscono al volo, basta un tremolio di voce, un'espressione diversa, e loro sanno che hanno provato la stessa cosa che stai provando tu. Ci sono momenti in cui riesci a ridere e passere sopra a tutto, anche a un ragazzo che ti ha illusa. Ci sono momenti in cui non vorresti far altro che ridere ballare cantare e scrivere fotografare. Ci sono persone che imparano a vivere senza aspettative e sono felici. Se non lo sono è solo perchè pensano al futuro o hanno rimpianti.   Ci sono persone che  si avvicinano alla tua vita, ma n