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PRATO

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Mai come in questi due mesi, esistenzialmente lunghissimi, ho imparato l'importanza del coraggio per vivere. Vivere bene richiede sacrificio, richiede sofferenza, e l'uomo rifugge per istinto ogni forma di male per sé stesso. Ma è l'uomo saggio che nel prevedere il dolore riesce a sopportarlo godendone il frutto, con concentrazione e meditazione, per raggiungere il sommo bene, per coltivare il proprio prato fiorito. E con le scelte difficili, con il coraggio di sorridere strizzando l'occhio agli scherzi cattivi della sorte, non solo ciò che sta sbocciando di nuovo intorno a me sono rose rosse e bianche, ma le erbacce nate insieme al prato della vita stanno per essere estirpate. La mia rosa rossa preferita è ancora bocciolo, fresco, di quelli che premoniscono una forma di fiore perfetta, così completa, delicata. Tante rose bianche sono già sbocciate e sembrano rinvigorirsi nel loro biancore, non v'è cenno di appassimento. Le sto curando, una ad una, perché intorno

I L T E M P O D E L L E M E L E

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Più continuano a scriversi le pagine della vita, più le associazioni a composizioni artistiche, pellicole, canzoni diventano vivi tocchi nella realtà. Da qui il titolo di questa nuova giornata, di questa nuova fase così indispensabile ora, quasi salvifica visto il contesto infernale di poche settimane orsono.   E quel film cult, così tipicamente anni '80 nella vicina Francia, che ritorna in una qualunque mente di giovane generazione, come icona del sentimento puro, dell'ebbrezza, irrazionalità, passione incontrollabile, scoperta di un nuovo mondo che solo un amore da 15 enni, spesso erroneamente banalizzato,  sembra possa provocare. Ma perchè avere tali preclusioni? sicuramente crescendo si hanno responsabilità, preoccupazioni, vite frenetiche che sbattono come palline di flipper negli angoli di strade cittadine, senza accorgersi di piccoli gesti, sguardi, che potrebbero incrociarci e cambiarci la vita. Perchè precludersi tutto questo. In fondo è solo una scelta obbligata dal

MANCANZA

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Tutti cerchiamo punti di riferimento? Mi sto chiedendo in questi giorni che ne sarà di me. E' un po' come essere nel bel mezzo di una tempesta con una piccola barchetta traballante, e da sola. Ho delle persone al mio fianco che mi riempiono di affetto, senza le quali potrei dirmi realmente sola. E un grazie alla mia cara mamma ritrovata dopo anni di lontananza mentale forzata.  Ma nonostante  tutto, siamo soli. Non possiedo una strada nel lavoro, ma una famiglia divisa, ho forse delle competenze non richieste o comunque non applicate, ne vorrei delle altre. Non so cosa sia l'amore.  Mi resta un blog, mi restano le mille vite che incrocio ogni giorno. Mi sto facendo troppe domande sul futuro perchè non riesco a fare previsioni, mi proclamo una persona decisa ma pare che quella determinazione sia intrappolata in un eterno stand - by che aspetta una password di sblocco. e pare che nemmeno ora sia il momento. Un limbo, ormai troppo duraturo. Eppure i cambiamenti potenti non por

Autumn in Verona

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La brezza contro la faccia andando in bicicletta al lavoro le mattine uggiose non è più la stessa, non più tiepida, eppure è forte il contrasto con le hits dell'estate che ci vedevano ballare fino a tarda notte al mare, noi amiche inarrestabili fautrici di notti piene di spensieratezza briosa. E tutte queste canzoni racchiuse in un sogno spagnolo, con la nostra cara compangna di avventure partita per l'esperienza studentesca erasmiana, ma sempre nei nostri cuori. E cosi si avventa su di me la fine della stagione, una stagione durata anni, una stagione che si porta via un'infanzia e tante sofferenze. Si avventano su di me i cambiamenti drastici di una casa che si fa piena di calore ogni giorno che passa, di preoccupazioni materiali che devono sparire a breve, se tutte le ricerche e la buona volontà vengono ripagate con un dono. I giorni grigi non aiutano a non pensare all'età giovane fuori tempo, al futuro che con la sua incertezza ci inghiotte in un meccanismo di paura

"QUALCOSA E' CAMBIATO"

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Ebbene si, fino a due settimane fa non avrei nemmeno lontanamente immaginato di poter trovarmi qui a scrivere. Il ciclo della vita mi ha riservato una conclusione drastica e forse un poco innaturale, ma l'inizio di una momento che porterò nel mio cuore come una fase speciale. Non so quanti di voi possano aver subito una separazione, un lutto, uno strappo che sentono e portano nel cuore, e a questo punto del mio blog, un po' meno sospeso nelle nubi del mistero di una scrittura criptica, vorrei arrivare alla concretezza delle esperienze di tanti e ognuno di noi. 

500 giorni d'estate

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Mi do venti minuti: venti minuti per me, per voi, per riflettere cercando di descrivere e interiorizzare 3 giorni. Chiamarla vacanza mi sembra riduttivo, chiamarlo fine settimana è pura etichetta di esteriorità. Mi sono ritirata, 3 giorni al mare, con 4 compagne di vita, per riflettere su di noi, per divertirci come mai fatto, per scontrarci e riappacificarci. Per essere sincere fino in fondo, senza oltrepassare l'orizzonte della fine di un rapporto, raggiungendo il perfetto equilibrio perpendicolare del sole a metà sull'orizzonte del mare.  Questi giorni mi hanno fatto sentire Libera. La libertà ch

PER ME

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Una lunga assenza, fatta di piccole soddisfazioni, ogni giorno stringendo i denti e andando avanti, ogni giorno con una nuova difficoltà, senza fermarmi mai, cercando di non chiedere aiuto per dignità. Ma oggi lo dedico a me, ritornando alla mia passione abbandonata, sacrificata come tutto il resto. Rimasto solo un lavoro adatto a guadagnare qualcosa, ormai ci siamo, in meno di una settimana una piccola, quasi ultima prova, e la fine di un nuovo ciclo. Lo so è presto per riongraziare, ma vorrei oggi ringraziare me stessa. Si perchè mille cose mi hanno piegato in questo lasso di tempo interminabile ed infernale. Una dopo l'altra, ma sono qui. Con una media che si alza e una forza che cresce.

A GRAN RICHIESTA RITORNA... DEGENERO DIURNO, PASQUETTA 2010

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Pronti attenti e via, dopo la banalissima mai quanto deprimente Pasqua, arriva infantilmente attesa la giornata del Lunedì dell'Angelo (di angelico ci ho visto gran poco); quest'anno zero problemi organizzativi, invito proposto - ehm, non ricordo bene il frangente- e subito accettato dal quartetto magico, l'angioletta, la  bella I, la premurosa E. Carica e puntuale con piantina annessa per raggiungere Golosangeles, scritta rigorosamente a mano, si intona di più con l'apparato tecnologico della buona vecchia Uno-45, è proprio lei la protagonista della prima mattina: monto su, torte adagiate nel lato passeggero, chiave nel cruscotto, la strada è solo mia... ed un sogno che si infrange. La mia fedelissima è troppo stanca, ha deciso che stamattina ha le batterie troppo scariche e non è il caso di partire. Organizzazione dell'ultimo minuto, i miei super eroi the incredibles, soccorrono nell'immediato e calando col delfinotto alla porta della mia dimora mi caricano. 

S E R A T A

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Ieri sera, che sera. Ormai lo so, parti in quarta super carica e stai sicura che non può andare come dovrebbe! Eccomi qui come promesso nel messaggino di buona notte alle mie carine fantastiche colleghe di vita, per non solo una cronaca di una sera, non solo un resoconto così remotamente banale ma per sussurrarvi all'orecchio una cosa, ma lo scoprirete solo alla fine, o se lo sapete già, vi rallegrerete che qualcun altro la pensi come voi.
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E va bene devo rassegnarmi. L'ho sognato, agognato, immaginato troppo come vero, ma non è andato. Avrei almeno voluto la risposta negativa, ma ai non selezionati non fanno sapere niente, tanto loro poveretti non devono prepararsi. E Avanti.

Lontananza

All'alba della domenica elettorale, ci si aspetterebbe un gran discorso da blog sulle motivazioni, sulla coscienza di cittadino, sui diritti e doveri. Ma dal momento che ci saranno persone molto più competenti di me sul'argomento, alcuni dei quali conosco movimenti e discorsi, lascio tutto il politics field per abbandonarmi alle frivolezze del Mio blog!  Intanto vorrei esprimere al mondo la mia pace di sensi. E' primavera, giorn

Aperitivo con l'Assessore

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Gradevolissimo pre serata in uno dei Caffè Ristoranti più belli e lussuosi di Verona. La Verona "bene" contesto alternativo per contenere ragazzi semplici non necessariamente tutti ferratissimi di politica, ma con la voglia di essere partecipi. Un discorso utile sui consumi, l'inquinamento, l'energia rinnovabile, del resto un settore che non può non toccare un'idealista come me.

IL FAVOLOSO MONDO DI... CAMIL

Non solo una storia, non solo una ricchezza e precisione nelle immagini che rendono vero il suo mondo ovattato, ma un vero e proprio capolavoro di simboli, sensazioni, valori, ideologie. Il potere dell' induzione: quando inizia a dedicarsi agli altri Amelie non sceglie di imporre il proprio insegnamento. Lei si limita a suggerire. Suggerisce al padre di viaggiare per il suo bene mostrandogli le foto del suo amico gnomo, suggerisce al fruttivendolo di trattare meglio il suo dipendente suggerendogli di essere lui il pazzo, suggerisce alla tabaccaia di aprirsi all'amore, suggerisce a Bretodeau che è forse ora di conoscere

ATTESA

Incredibile l'attesa. Ti cristallizza, ti pietrifica nel momento eterno. Attendi di saper che fare della tua vita, attendi risposte che potrebbero portare a un cambiamento radicale nel giro di un mese, e così a cuor leggero te lo faranno sapere. Così passa una giornata in cui non trovi nemmeno il senso, impossibile studiare perchè non vedi il fine. Il mio limite è la pianificazione:  quando ho in mano le date della mia vita è sempre stato un gioco da ragazzi. Decidevo, agivo, annientavo l'obiettivo. Ma adesso posso solo desiderare! e sperare nell'avverarsi di un sogno, e di un altro obiettivo che più che sogno è necessità.

BOLOGNA - colloquio di lavoro, famosa azienda telefonia mobile

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E così per alleggerire un po' i toni, un piccolo resoconto dell'allegra giornatina primaverile e soleggiata di ieri, in viaggio con Trenitalia (il solo nome mi terrorizza) destinazione Bologna (o "Paradiso"forse). Deciso di rischiare e sfidare i ritardi temuti, e prendere il treno ad un'ora mattutina più che dignitosa: partenza ore 8.56 - arrivo ore 11.15 - colloquio ore 12. E ho fatto bene! la levataccia alternativa sarebbe stata solo una perdita di tempo, il treno infatti in perfetto orario, anche se un pochino brutto e sporco, ma suvvia, non è certo il caso di perdersi in queste pignolerie, non si può mica pretendere perfino la pulizia su un treno! Ovviamente dimentico qualcosa, le preziose cuffiette per il cellulare, cosa che mi costringe a passare tutto il tempo senza musica e la lettura di un libro (regalo gradito, ma che in realtà non si sta rivelando avvincente come sperava la mia cara amica per il mio bene) inizia a farsi un tantino pesante. Alte

D A R E

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Bisogna sempre trovare una motivazione. Perchè all'uomo non basta, non si accontenta di accettare quello che succede intorno? Qualunque evento, di portata globale o nella singola vita quotidiana deve essere razionalizzabile e spiegabile. E così mi chiedo: perchè, a che scopo tanto del bene fatto, sperando a volte in un'approvazione, in un riconoscimento, o talvolta in un grazie, si è potuto rivelare poi un rifiuto, un disprezzo, lasciandoci così frustrati, privi della nostra energia data per tutto quel far star bene tutti tranne che noi stessi. Ecco che nella posizione da essere umano medio, credo che se non almeno una spiegazione, una consolazione ci sia. Ecco, la consolazione è la vera risposta che cerchiamo, e così fa bene pensare che tutto ciò che viene fatto con un buon proposito, se anche non viene inteso, sarà fine a noi stessi, i veri beneficiari e vincenti saremo noi. La coscienza pulita, il bagaglio di un'esperienza anche se dolorosa, la crescita interiore. Eppure

Trappola

Quando soffriamo, così spesso la causa è mentale. Non c'è una violenza subita dal tuo corpo, non sei stato picchiato, eppure soffri, e piangi, e mostri tutti i sintomi di una lesione corporea. A volte la lesione nasce davvero nel tuo corpo, ma senza impatto. Ci pensa la tua mente a mostrare sulla pelle quelle ferite del tuo cuore, o dei tuoi occhi, o psiche, mente... Anima. Tanti luoghi fisici ci sono cercati per quest'anima, ogni popolo o tradizione ne ha di diversi. Eppure Essa fa male. Anche se non si sa "dove" fa male. E così, è anche difficile farla rimarginare. Non vi è benda che valga. Collocata in questa costrizione spazio temporale tutto sembra limitato. Eppure la clessidra non verrà girata all'infinito, e prima o poi quella sua polvere così magica smetterà di scorrere, e lascerà il vuoto di un'ampolla imfinita. La senti, quella sabbia che scorre. Cosi, anche il dolore. Grazie, tempo gentiluomo.

P O S I T I V E

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Più parli con le persone più senti lamentele. Tutti si lamentano. Insultano gli altri, incolpano, alter = nemico, vincere = schiaccia il prossimo tuo. Questo blog sta diventando una piazza di ideologie è vero (ma non ideologismi) ma che male può fare un po’ di sano moralismo, in mezzo a tutto questo fiato sprecato, occupare ancora un po’ di spazio con altri fiumi di parole futili non potrà né giovare né peggiorare il nostro caro globo. Allora perché ti lamenti? Certo non esiste sede dove discutere i fondamenti vitali delle proprie credenze (nemmeno per quelli che non ne hanno): la responsabilità del Caso, di Dio, la predestinazione, la Fortuna, schiere di dei olimpici. Ma ragiona, una cosa non la puoi negare: se ti trovassi in uno stato vegetativo, se ti fosse dato solo di nascere, sarebbe forse Dio a dotarti di laurea, di rapporti con l’altro, di successi e insuccessi? NO. Sei tu. Tu sei l’artefice primo di ciò che ti sta attorno. l’hai ottenuto con più o meno fatica in maniera dirett

INIZIO

Ed eccomi qui, in un blog. Una mattina impegnativa, come sempre davanti a un bel libro (eufemisticamente, testo universitario), di cui ho già perso le fila. Come un percorso alla Hansel&Gretel, o al di Arianna filo, mi ritrovo in questo cono di Paradiso. Dico che ho perso le fila perchè se dovessi ripercorrere senza sassetti i momenti che mi hanno portato qui non saprei farlo. C'era questo schermo da 13" davanti ai miei occhi, così superfluo e così poco comunicativo, che si è improvvisamente illuminato. Proprio un Illuminismo multimediale, ma personale, che come tutte le grandi scoperte col senno di poi viene da chiedersi "ma come han fatto a non pensarci prima". Ma finalmente l'ho trovato: è lui, il mio momento, contro la sterilità dei gruppi facebookiani, e a dire il vero di tutto ciò che è facebookiano. Ormai le nostre vite sono lì, così convenzionali, stereotipate, così incastrate nel sapere, nel curioso/morboso di conoscere gli eventi banali delle vite d