Post

Il Cammino di Santiago: le mie tappe

Immagine
Dopo tante esperienze spagnole vissute in questi due anni e mezzo di soggiorno a Madrid, finalmente è toccata l'esperienza più grande degli ultimi anni. Anche io ho fatto il Cammino di Santiago.  Non penso sarà necessario dare consigli pratici, di quelli se ne trovano fin troppi nella rete. Quello che vorrei dare è l'idea dell'emozione e tutto quello che ha arricchito la vita di ogni pellegrino, dove tutti siamo diversi ma simili perché accomunati da qualcosa di grande. Sono consapevole che il tema religioso sia delicato e parallelo, ma nemmeno in questo terreno non lascerò le mie impronte, dato che non mi sento spiritualmente in grado di farlo, ma le tappe non si concludono con Santiago e l'evoluzione della vita è un mistero infinito. Dunque partiamo dal principio.  Prima di iniziare a pianificare con la mia cara amica il cammino, non avevo la più pallida idea di come sarebbe stato, ma ero attirata come sempre dal nuovo, dalla conoscenza, dal percorso, dalla meta p

Para ser feliz con los demás es necesario no pedirles aquello que no puedan darnos.

Immagine
Devo dire che questa è una delle migliori frasi che ho trovato ultimamente. Quante volte qui ho parlato della varietà di Madrid, per i suoi luoghi, per i gusti, per i locali, le attività. Ma prima di tutto come ogni città Madrid è fatta di gente, tanta gente, gente che si riversa nelle strade ogni qualvolta un evento invade la città, ogni domenica per La Latina, ogni "terracita", ossia tutti i bar con i tavoli all'aperto, pieni di gente a ogni ora dei pomeriggi soleggiati di questa calda primavera. Ormai si sa, non si privano di nulla i madrileni. Ma proprio perché in una fauna tanto grande e  differenziata, in una città tanto cosmopolita, con un viavai di gente che arriva va e torna perché se ne innamora, è ancora più difficile e richiede un occhio speciale differenziare quelli che in questo via  vai restano e quelli che no. Certo che è così in ogni ambiente, di lavoro e amicizie, e ci sono dei pattern comuni sempre. Le donne ad esempio, in eterna competizione in gelosie

Verso i 30

L'età.  E' qualcosa di molto soggettvo nel senso di personale quello che vorrei condividere questa volta. Il bisogno umano di generalizzare, probabilmente rispecchia quella necessità di trovare normalità e generalizzare la situazione propria di ognuno. Quante volte abbiamo detto "è normale, a tutti succede", per sentirci un po' meglio. O viceversa, perdere come mal esempio quella mediocrità comune ed consapevolmente differenti perché convinti si non volere quello che vediamo in quella generalizzazione. Ma cosa cambia, quando arriva quell'età in cui iniziamo a fare bilanci di vita, siam contenti dei nostri obiettivi, ma sentiamo quel vuoto enorme, che ci semrba che i nostri vicini hanno riempito? Nemmeno la scrittura è più la stessa, un po' come le più famose crisi d'identità degli scrittori nella loro eterna revisione, iniziano una pagina in bianco e facendo un cartoccio che poi finisce nel famoso cestino della stanza di lavoro, (o tutto intorno). Co